Ancora una volta c’è da chiedersi perché. Perché la mente attraversa momenti di black out. Perché in un momento ciò che è bello, tranquillo, sereno diventa tragedia. Perché chi si distingue per un grande equilibrio nei modi e nei comportamenti, all’improvviso diventa carnefice, diventa mostro, si accanisce contro chi ha amato di più, se stesso compreso. E’ quanto accaduto alle porte di Verona l’altra sera. Un uomo, 43 anni, serio e professionale nel suo lavoro e come tale conosciuto dai vicini di casa, ha ucciso la moglie, i tre figlioletti (tre anni il più piccolo) e si è poi tolto la vita.
Riusciamo a stento ad immaginare solo vagamente lo scenario che si è presentato agli occhi della donna di servizio quando, ieri mattina, ha aperto la porta di casa. Perfino gli inquirenti che sono sopraggiunti dopo poco sono rimasti sconvolti da quella vista.
La cronaca scorre veloce e giorno dopo giorno annovera drammatici flash. Erba, Novi Ligure, Cogne, tanto per citare alcuni tra gli episodi più recenti, sono i teatri di oscure e incomprensibili tragedie moderne. Cosa c’è di tanto oscuro e terribile nella mente umana, quanta di quella parte sconosciuta del nostro cervello è diabolica, assassina, lontana dal nostro tranquillo comportamento di tutti i giorni. Tanto lontana da farci commettere azioni orribili che un attimo prima non avremmo neanche potuto immaginare. La scienza cerca spiegazioni, ma la conoscenza è ancora troppo lontana.
venerdì 21 novembre 2008
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Sono notizie che sconvolgono e che smontano anche le proprie certezze.
RispondiEliminaUna bomba ad orologeria nel cervello, speriamo solo di non averla tutti ....