giovedì 20 novembre 2008

L'Isola che c'è

Quest’anno ho deciso di seguire l’Isola dei famosi, perché tra i vips partecipanti c’era anche Vladimir Luxuria. So di lei da molti anni, ma devo dire che non mi era particolarmente simpatica. La consideravo solo una showgirl, sapevo del Muccassassina, il famoso locale romano del quale non capivo bene il senso, e della sua esperienza politica in Parlamento non avevo una buona opinione, devo ammettere che la sua elezione mi ha ricordato quella di Cicciolina: un po’ da ridere.
Ma devo fare ammenda. Negli ultimi anni, performance a parte, l’ho sentita parlare e mi sono ricreduta. Per me, adesso, Luxuria è una persona molto intelligente, di una grande profondità di sentimenti e di una interiorità insospettata.
Ha un rigore morale fuori del comune, che applica in situazioni in cui ad altri non verrebbe neanche in mente. Insomma, secondo me è l’unica in grado di aggiudicarsi la vittoria dell’Isola.
Ha lavorato, è stata diplomatica quanto basta, ha saputo accattivarsi le simpatie delle persone di un qualche spessore, sa fare un discorso davanti alle telecamere. Esilaranti i suoi siparietti, le sue battute pronte, encomiabile il modo in cui cerca di tirar su il morale del prossimo. Ed è sempre la prima ad accorrere in caso di bisogno: ha un grande rispetto per il prossimo, cosa che è mancata alla quasi totalità dei concorrenti. Uno fra tutti quell’Alessandro Feliù che, dal basso dei suoi 21 anni, si permetteva di zittire persone di una certa. E non mi si venga a dire che sull’isola l’età non conta. Conta eccome, anzi contessa! Che dire della de Blanck che tra una parola e una parolaccia rimarca la propria estrazione sociale? Salvo poi a fare quella scivolata clamorosa a sipario calante.
Strappare di dosso al bidello Calro il maglioncino che gli aveva prestato è stato un gesto che le ha fatto perdere, mentre usciva di scena per la meritata eliminazione, tutti i punti che aveva acquistato sull’isola. La democrazia è andata a farsi friggere sul più bello.

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